Il saggio è un’introduzione alla problematica del socialismo bianco. A partire dalla elaborazione dialettica del pensiero di E. Mounier si connota e si precisa come laico di valore, cristiano di ispirazione e mistico-comunitario di prospettiva. In questo senso la lezione di metodo e di merito, che ne consegue, consiste ambiziosamente nell’oltrepassamento dei vari socialismi storicamente esistiti e nella tesi che non basta il solo riformismo per realizzare una svolta politica, ci vuole una nuova utopia civile che si fondi sul primato dello spirituale relazionale, orizzontale e verticale, in tempi di relativismo antropologico e di cinismo post-ideologico. In questo senso il socialismo bianco, per la sua tesi della categoria fondante relativa alla proprietà umana, è in fondo la “Terza Via” di una democrazia più esigente e più matura che si pone oltre il liberalismo e oltre il comunismo.