Il socialismo bianco - la via di Mounier

Il Personalismo comunitario di Mounier è ancora il contributo più originale che il pensiero cattolico del Novecento ha consegnato alla speranza ed alla prospettiva del nuovo secolo, al bisogno di un nuovo corso di civiltà dell’Europa e del Mondo alle soglie del XXI secolo, nel tempo della fine delle ideologie e della post modernità. Di fronte al nuovo volto della questione sociale nel mondo globale contemporaneo che cosa può oggi voler dire la rivisitazione del socialismo di Mounier? Il socialismo è morto con la fine del comunismo sovietico? La nuova via obbligata sia per i credenti che per i non credenti è solo la “terza via” di Tony Blair del riformismo social liberale o qualcosa di più e di inedito? La via di Mounier ritorna di attualità e, dopo aver attraversato, più o meno esplicitamente, tutta la storia del socialismo nell’Ottocento e nel Novecento, si precisa oggi come la via smarrita e ritrovata, un nuovo sentiero utopico comune a laici e cattolici per un più avanzato e radicale paradigma sociale e politico. E’ proprio questo “il socialismo bianco”, il lascito più interessante di Mounier: la critica al socialismo reale dell’URSS e alla socialdemocrazia perché in modi diversi finiscono per tradire l’anima del socialismo e la sua indicazione sostanziale come rivoluzione “permanente”, personalista e comunitaria. Il socialismo “umanista” viene così riesaminato non solo come antica speranza, ma anche come opera collettiva, civile e spirituale, di tutti i “senza lavoro”, dei lavoratori precari e dei cittadini “globali” per costruire un mondo di Pace “preventiva”. Il socialismo incompiuto è stato il mito direttivo del Movimento operaio nel Novecento, sarà l’orizzonte di tutti gli uomini di buona volontà del ventunesimo secolo, la nuova profezia civile e la nuova frontiera della giustizia sociale e della democrazia “fraterna”? A questi interrogativi di fondo si è cercato di dare una risposta con questo libro che esce come studio di filosofia e sociologia politica in onore di Mounier, per debito di gratitudine, in occasione del centenario della sua nascita. Il volume di 300 pagine presenta in modo rigoroso e organico il problema del socialismo mounieriano come nuovo paradigma metapolitico utile per la odierna riflessione socio-culturale sui nuovi compiti della politica e della pedagogia civile contemporanea.

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